Il piccolo Hans - anno IV - n. 14 - aprile-giugno 1977
tram che rubano ore intere se vogliono venire in città, e ti fanno pagare 5.000 lire di multa se ti prendono senza biglietto. Si è vero, hanno sfasciato qualche centralina dei semafori: ma queHi servono per i signori con le Me:r;cedes, che abbiano un pò di casino anche loro, che perdano le loro mezzore per strada, che si incazzino un pò come noi. Non è ·« la ragione», ma sono delle ragioni. Alla metà di aprile 1977, a quattro mesi di distanza, mentre scrivo queste righe, lo scenario è cambiato. Vi sono stati i fatti di Roma e di Bologna, Luciano Lama è stato duramente contestato, elementi di · vera e propria guerriglia urbana sono emersi in queste città, mentre altrove le aggressioni, gli episoqi isolati, le devastazioni, le occupazioni universitarie, i cortei, 1 le dimostrazioni, esprimono un fermento aggrovigliato e confuso ma per manente tra i giovani , e in particolare - adesso - tra i giovani studenti. Centinaia di articoli, inchieste, foto, -t�asmissioni ra dio e TV, riunioni sindacali, dei partiti, dei consigli loca li, e persino una sessione del Comitato Centrale del PCI sono stati dedicati a questi avvenimenti. Tutte le ipotesi sono state avanzate: dalla acritica esaltazione della vitali- . tà, anzi del « 'VitaHsmo» dei giovani, aHe definizioni som marie di squadrismo, fascismo, teppismo, agli interventi programmati di forze chiaramente eversive e reaziona rie, interne e internazionali. In quest'epoca di comunica zioni di massa, un fiume, un oceano di parole si sforza di sommergere la pesante, cruda realtà degli avvenimen ti. Nominando il diavolo, descrivendolo, contandogli i capelli, i nei, i peli del pube si presume, sotto sotto, di esorcizzarlo. Nello sfondo, tuttavia, nei tentativi più seri di analisi, H mercato del lavoro. E si rimescolano le posizioni: schieramenti ideali pre costituiti entrano in crisi, voci di giornalisti -<< autorevo li» mutano ottica e accento. L'impressione generale, se non di marasma, è di complessiva incapacità non solo di far fronte a una situazione di per sé estremamente, ed oggettivamente, difficile {il che e spiegabile e comprensi- 119
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