Il piccolo Hans - anno IV - n. 13 - gennaio-marzo 1977

la merce in virtù del1a sintassi monetaria assicura in rapporto ai bisogni e ai loro oggetti la stessa operazione fraudolenta dell'intelligibilità del linguaggio in rapporto alla vita pulsionale. Salvo che l'intelligibilità dell'uso è circoscritta concretamente dalla differenza delle unità individuali che, attraverso l'uso, si esprimono nel loro modo voluto o involontario di esistere. Il limite dell'in­ telligibilità è quello del non scambiabile, a seconda del grado di idiosincras . ia, ovvero della propensione oscura che ignora se stessa tanto nella parola istituita quanto nella pretesa conco . rdanza dell'oggetto e del bisogno. In questo caso universale vi è solo la creazione di un equi­ valente che possa compensare l'oggetto d'uso in quanto irriducibile a ogni altro modo di far uso di qualcosa - ed è il ruolo della moneta. Excursus Ma per ben compre:p,dere in rapporto . a che cosa la moneta può svolgere il ruolo particolare di equivalente senza mai confondersi con ciò di cui segnala il valore, è utile ritornare ancora a Sade. Abolire la proprietà del proprio corpo come di quello altrui è un'operazione inerente all'immàginazione del per­ verso; questi abita il corpo altrui come se fosse il suo e allo stesso modo attribuisce il proprio ad altri. Ciò significa che il corpo proprio si recupera in quanto do­ minio fantasmatico; . in tal · modo diventa solamente l'equivalente del fantasma, ne è il simulaèro. Tra il fantasma e la sua valorizzazione commerciale, il denaro contante, in quanto segno del valore inestima­ bile del fantasma, fa parte integrante del modo rappre­ sentativo della perversione. Il fantasma perverso è in sé inintelligibile e non scambiabile; perciò, con il suo ca­ rattere astratto, il denaro contante ne costituisce l'equi- 83

RkJQdWJsaXNoZXIy