Il piccolo Hans - anno IV - n. 13 - gennaio-marzo 1977

Dopo Sade, in particolare, (e quindi molto prima di Freµd) che cosa si può distinguere nella descrizione del­ la perversione, cioè l'emozione voluttuosa legata a un oggetto apparentemente incongruo? Il comportamento anali2:zato da Sade a partire da ciò che egli chiama pas­ sioni . semplici fino alle complesse, quelle che noi chia­ miamo perversione, altro non èJ se non la prima reazione contro la pura animalità e quindi una prima manife­ stazione interpretativa degli impulsi stessi, atta a scom­ porre ciò che il termine di sessualità abbraccia generi­ camente, cioè, da una parte, nell'emozione voluttuosa preliminare all'atto procreativo, e, dall'altra, nell'istin­ to procreativo specifico, due propensioni la cui confu­ sione fonda l'unità dell'individuo atto a riprodursi, e la cui separazione prolungata, nonostante la compiutezza organica dell'individuo, ne sfida la funzione di vivere. Il termine di perversione designa allora soltanto la fis­ sazione dell'emotività voluttuosa a uno stadio prelimi­ nare all'atto procreativo, mentre i termini sadiani di passioni semplici che si combinano in passioni com­ plesse designano le varie astuzie di cui l'emozione vo­ luttuosa iniziale, nella sua capacità creativa, si serve per scegliere, fra diverse funzioni organiche, nuovi oggetti di sensazione allo scopo di sostituirli alla sola funzione procreatrice e tenere così quest'ultima indefinitamente in sospeso. Che sono mai queste sostituzioni, queste astuzie, se non altrettanti prelievi operati sull'istinto di propagazione? ,La forza pulsionale prelevata forma al- . lora la materia di un fantasma interpretato dall'emo­ zione; e il fantasm . a, qui, assolve la funzione dell'oggetto fabbricato. L'uso del fantasma da parte di una forza pulsionale fissa il prezzo dell'emozione che con quest'uso si confonde; e nella perversione l'uso · del fantasma che procura l'emozione esige precisamente di non essere scambiabile. Interviene qui la prima valorizzazione del- 1'emozione provata: un impulso, che noi diciamo per- 51

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