Il piccolo Hans - anno IV - n. 13 - gennaio-marzo 1977

continua a subire nel corso della lotta che gli impulsi ingaggiano contro quelli che l'hanno costituito. Ora, al- 1'esterno, la repressione e quindi anche la lotta, conti­ nuano dacché l'unità individuale dell'adepto è integrata e in tal modo definita da una gerarchia di valori tra­ dotta in una gerarchia di bisogni: la gerarchia dei bi­ sogni è la forma economica di repressione che le istitu­ zioni esistenti eserciteranno con e attraverso la ·coscienza dell'adepto sulle forze imponderabili della sua vita psi­ chica. Grazie all'unità organica e morale acquisita, l'in­ dividuo nel proprio ambiente formula a se stesso la sua vita impulsionale solo attraverso un· insieme di bisogni materiali e morali; non dipende da lui affermarsi tra­ mite i movimenti della sua vita affettiva ma, in quanto in possesso della sua unità, tramite la propria attitudine a possedere beni a lui esterni, a conservarli, a produrne, a darne per consumarne · altri, a riceverne ·purché si tratti sempre di oggetti e non di altre unità viventi, a­ meno che ciò avvenga in coridizioni in cui sarebbe « le­ gittimo » possedere degli esseri viventi in quanto sem­ plici oggetti. « ... _Vi sono dei bisogni, quali il bisogno sessuale, di cui non si può dire che la soddisfazione implichi una attività economica in quanto tale: ... non è mai possi­ bile enumerare rigorosamente i bisogni degli uomini. » �Raymond Aron, Dix-huit leçons sur la société indu­ strielle, p. 101, Gallimard). Come può l'emozione voluttuosa soltanto costituire l'oggetto di una mercantilizzazione e divenire nella no­ stra epoca di industrializzazione a oltranza un fattore economico? Se si vuol comprenderlo, bisogna soffer­ marsi a considerare che cosa si intende con i termini di sessualità e di erotismo. Le forme dell'emozione vo­ luttuosa potrebbero allora rivelare una connessione, se­ greta e insieme tragica, · con il fenomeno . antropomorfo dell'economia e degli scambi. so

RkJQdWJsaXNoZXIy