Il piccolo Hans - anno IV - n. 13 - gennaio-marzo 1977

fine (consilium) di ottenere, con la provocazione, nel pubblico un effetto · opposto a questa opinione. Tutto il - discorso è così un'ironia di simulazione». Ironia di si­ mulazione, ma ancor più ironia di dissimulazione (dissi­ mulatio) che, secondo la retorica classica, si avvale . (cfr. ancora Lausberg) dei modi della immutatio grammati­ cale (mutamento del tipo di frase: interrogatio, excla­ matio, syntaxis obliqua) con prevalenza dell'ironia, della · interrogazione retorica, dei tropi dell'enfasi e delle litoti (e perifrasi e sineddochi) che servono a nascondere l'opi­ nione che si ha, e infine dei riferimenti alla situazione del discorso e delle figure della detract,io di pensiero, che dissimulano le proprie doti oratorie. Come vedremo, Antonio farà uso abbondante e preciso ed estremamente funzionale di tutti questi modi. Per tale ragione non posso essere d'accordo con il giudizio generale di Jakobson che scrive: « Il procedi­ mento più efficace dell'ironia di Antonio consiste nel cambiare il modus obliquus delle citazioni dal discorso di Bruto in un modus rectus, per dimostrare così che questi attributi reificati altro non sono che finzioni lin­ guistiche» 10 • Anche se ciò può . valere per certe frasi di Bruto - '<< he was ambitious», « hear me for my cause», « that you may the better judge» - trasformate, e direi meglio modulate ad arte da Antonio in modo · da svuo­ tarle di senso, direi che nella strategia retorica di An­ tonio succede esattamente l'opposto: lo spostamento del modus rectus complessivo di Eroto in modus obliquus, tramite una serie di finzioni linguistiche che reificano qualsiasi enunciato diretto - a cominciare da quello · fondamentale: « For ·Brutus is an honourable man» - sottoponendolo ad uno svuotamento per incongruenza metonimica o interrogazione metalinguistica più o meno esplicita (ad es. ciò che è in questione è il nome di Bruto, e Antonio trova il modo di rivisitarlo matericamente e 129

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