Il piccolo Hans - anno IV - n. 13 - gennaio-marzo 1977

è svolta in prosa, malgrado il personaggio «alto», per­ ché la pr<_:>sa è il veicolo dell'argomentazione logica. La sua orazione è un teorema, logico ma tautologico, breve ma ridondante. Bruto non deve convincere, Bruto ha ragione, Bruto dev,e solo dimostrare. Bruto ignora le passioni, perché la sua fede {e il suo inganno) è il Logos. Il suo discorso è costruito sapientemente, ma non offre alcuna sorpresa. Esordisce chiedendo un ascolto attento, · senza interruzioni: v. 12 «Be patienf till the last». Offrirà la sua dimostrazione, quindi la folla giudicherà. Fin dall'inizio il suo atteggiamento è opposto a quello di Antonio, che si fai:à interrompere spesso e ad arte, portando . la folla a credersi protagonista dell'evento lo­ cutivo {ed emotivo e politico). Poi Bruto offre una serie di figure circolari in funzione conativa: AJ hear me for my cause B) a-nd be siilent A) that you may hear j epanaless; A) B B) A) Believe me l for mine hanour and have respect to mine honour that you may believe chiasmo A) Censure me l B) in your wisdom chiasm . 0 B) and awake your senses A) that you may the better judge La funzione conativa si inçontra con l'impianto tau­ tologico del discorso. Nelle figure circolari c'è una pre­ cisa progressione semantica (logica) delle funzioni ver­ bali: hear, · believe, judge; dove il risultato è precosti­ tuito, ,µato per scontato, a livello razionale: ascoltare Bruto significa credere nel suo onore e quindi giudicarlo giusto. La dimostrazione del teorema viene quindi svi­ luppata p.on tramite artifizi di persuasione tropica, ma tramite ipotesi, premesse, interrogazioni retoriche, pa- 127

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