Il piccolo Hans - III - n.12 - settembre-dicembre 1976

In una delle sue poesie che evoca Ja genesi del lin­ guaggio il poeta lirico ungherese Sandor Weores mette in rilievo questo stesso suono: az «ee - ee» és « papa - mama» utàn az elsa, amit kimondott a szàm: « fu, fa, fust» Dopo « ee - ee » e « papà - mamma» le prime parole che ho saputo dir.e erano: « erba, albero, fumo» Nei ritornelli della poesia le ,«f» ricorrono senza limite: fifii, fifa, ,filsrt imitando la parola stentata del bambino e la sua insisten­ za sul suono «f». Nel contesto dato la strofa citata emerge dal diluvio, si sarebbe tentati di vedere nelle •«f» - che figurano accanto a « ee - ee» (suoni che designano nel linguaggio infantilè ungherese, l'atto di «premere») e a «mamma» - un rappresentante del terzo membro della triade delle pulsioni parziali. Ci deve essere un certo rapporto, secondo la testimo­ nianza della metafora, tra la pulsione uretrale e le conso­ nanti delle «moullées» 0«bagnate») 6 • N' (la gn di re­ gno), L' (la gli di voglio), OH' (la e di centro), GH' (la g di giallo). L'elemento umido vi risulta tuttavia seconda.rio e non fa che modificare 1 le cOil'sona:nti seoche, solide: N, L, T, D. Nel linguaggio poetico Je consonanti ·«moul­ lées» accompagnano effettivamente l'idea di umidità de­ gli oggetti. (Fonagy, 1965, p. 90). IV. J SUONI «DURI» E LE ENERGIE PULSIONALI AGGRESSIVE L'indicazione metaforica - «Voglia riprendere que­ sta replica, ma con molta più durezza!» -, data a un 80

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