Il piccolo Hans - III - n.12 - settembre-dicembre 1976

Tutto quello che crediamo di sapere di questo rappre­ sentante, lo dobbiamo al linguaggio infantile, che ci of­ fre una consonante costrittiva sorda, soprattutto la sibi­ lante S, la sibilante palatale CH e la vocale I, nelle parole che designano la minzione. Non dispongo di alcu­ na statistica suscettibile di stabilire una correlazione tra la presenza della pulstone paTziale uret,:riale e l'alta f·:re-­ quenza di certi fonemi. Fig. 5 . Fig. 6 Palatografia del.la costrittiva S. . Palatografia della costrittiva CH Non è facile nemmeno spiegare la presenza delle co­ strittive sorde nelle onomatopee della minzione. Sul pia­ no acustico la somiglianza è estremamente vaga. Al flus­ so di un liquido corrispondono certamente alcune conso­ nanti continue, ma ce ne sarebbero altre, come la Y, la L, le costrittive sonore, come la V, la Z, la Z, senza par-lare delle vocali. La S e la OH--sono costrittive linguali, il dorso della lingua forma un canale, stretto nel caso di S, più largo nel caso di CH, che conduce l'aria vibrante verso gli incisivi (fig. 5 e 6). Pronunciando la CH si forma una cassa di risonanza dietro gli incisivi inferiori, dove sono situate le ghiando­ le sublinguali e l'aria riempie questa cassa sempre umi­ da. Per dare più verosimiglianza all'ipotesi del carattere u . retrale di S e OH, si potrebbe considerare con I. Hollos la lingua, che dirige il flusso d'aria attraverso gli spazi 78

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