Il piccolo Hans - III - n.12 - settembre-dicembre 1976
si distingue dunque, pare, a livello inconscio, per il suo investimento anale, fatto che contribuisce sicuramente a rendere più «volgari» le varianti posteriori e la U più «brutta» della I (come risulta dai testi metaforici). L'an teriorizzazione dell'articolazione sembra corrisponclere a una tendenza inconscia a conferire al flatus vocis una sfumatura più distinta. IL 2. Le vocali aperte Ci si serve per classificare le vocali soprattutto di due parametri: a) il movimento orizzontale della lingua determina il punto d'articolazione e oppone le vocali anteriori alle vocali posteriori; b) il movimento verticale della lingua e quello della mascella inferiore determinano il grado d'apertura della vocale. Ora, questo movimento verticale, specialmente un gra do d'apertura relativamente grande, può ugualmente far scattare un giudizio sfavorevole. Delle due varianti vocaliche sarà generalmente la più aperta che ·sarà sentita «volgare ». La E · chiusa · «rend un son plus doux » della E aperta, secondo Indret (1687, p. 4), e secondo il grammatico latino Velius Longus la pronuncia miis affascina l'orecchio assai più di meis (Keil, VII, 77, 16), poiché la I èJ più chiusa della E. « Les hommes judicieux trouvent », secondo Dupleix, il muta mento di a in e «aussi effeminé que ridicule ». Henri Estienne (1885, p. 11, 252) offre pure una spie gazione. Le donne preferiscono la variante chiusa per non aprire la bocca in un modo eccessivo, indelicato. E' ugualmente assai maleducato aprire le maschelle per sba digliare, senza portare la mano davanti alla bocca. Gesto obbligatorio che deve· attenuare l'oltraggio al pudore sen za per questo mettere in causa il narcisismo del partner. 73
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