Il piccolo Hans - III - n.12 - settembre-dicembre 1976
:La variante AI della vocale I ,è qualificata indecente dà Wllliam Lilly (Dobson, 1957, I, 7; Horn e Lehnert, 1954, 286). La pronuncia francese ha oscillato per lungo tempo tra AR e ER. La variante ER era dichiarata, secondo il partito preso del grammatico ·« più fine » o « troppo lezi� . sa·» {Thurot, 1881-1883, I, 3 ff; Rossett 1911, 87 ff). L'iER era la pronuncia della corte, l'A!R il modo popo lare di prqnunciare le parole. Questo valore estetico di pende direttamente dalla ripartizione delle varianti nella società. ,D'altra parte: la ripartizione delle varianti nello spazio sociale non è indipendente dal loro contenuto psi cologico, dal loro investimento. Un linguista eminente, il padre - o perlomeno il primo fra i padri - della fonetica funzionale, Baudouin de 1 Courtenay, ha avanzato l'ipotesi che l'articolazione si spostava progressivamente nel corso dell'evoluzione del linguaggio umano, parallelamente all'elevazione mentale dell'umanità. I. Hollos, nel suo . studio inedito, considera questa evoluzione come una sublimazione che riflette l'e levazione fisica dell'uomo che cammina su due gambe. Si può veder-e una -eCID.ferma delle sue teorie in una statis t ioa pubblicata dal linguista indirano K. Chatterji (1939). Chatterjiriassume le tendenze generali dei muta menti fonetici osservati nelle lingue indo-europee. Una tendenza ali'« anteriorizzazione » dell'articolazione risal ta molto nettamente: « A general fronting of pronùncia tion, from the back to the front palate, leading to the restriction of gutturals... Extension of vocalisation from the guttural or back vowels to the frontal or dental ones » (p. 334). Confrontato a questa tendenza generale dell'evoluzio ne del sistema vocalico e consonantico, uno spostamen to all'indietro sarebbe dunque una regressione che po trebbe spiegare i giudizi sfavorevoli, in parte persino il carattere << volgare » dei suoni posteriori. Tuttavia, il sog- 71
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