Il piccolo Hans - III - n.12 - settembre-dicembre 1976

· 6) Recita qualcosa che risente lui stesso come in­ fantile. 7 ) Ogni tanto bi:sciol1a anche rin uno ,stato & gioia smisurata {quando riceve un regalo molto desiderato e non sa come esprimere il suo piacere). In quasi tutti questi casi {sofo la situazione 7 costitui­ sce una eccezione apparente), un contatto spiacevole con la realtà ricorda al bambino i tempi antichi così belli ed egli cerca di scavalcare il tempo trascorso per mezzo di una identificazione con il piccolo Peter che non poteva ancora sapere che non si deve strappare il naso al pro 0 prio padre, che non conosceva alcuna impossibilità, che esprimeva liberamente il suo pi'acere e la sua gioia (vedi situazione 7). Nel caso della sorella maggio . re, Eva (7 anni), al di fuori delle situazioni descritte · il bisciolamento appare soprattutto nei casi in cui il fratellino ,è favorito nei suoi confronti. Così lei si identificava cori il ragazzino o con la piccola Eva che gode:va sola dell'amore e della sollecitudine del proprio ambiente. Bisogna certo considerare il fatto che la stessa meta­ fora è utilizzata in un contesto totalmente differente. Antoine Fouquelin (1557) ci parla ad esempio della« dol­ cezza » delle rime interne e delle allitterazioni: « c;e doux son de voix semblables »,della« doucer » dell'armo­ nia vocale: ·«En la quelle manière de suauité et harmo­ nie, quelquefois nous g , ardon:s un cert a -in lieu & ordrre entre les sons semblables » (pag. 22). !Ma siamo così lonta­ ni dal nostro punto di partenza? L'armonia,cioè! la rego­ larità (la ridondanza), base di ogni tecnica di versificazio­ ne, ci riporta alla persona della madre, all'unità duale coni a madre prima e dopo la nascita �Hermann, 1936), in un'epoca in cui il principio di ripetizione si esercitava ancora liberamente (Hollos, 1922; Lach, 1925; Spti:z, 1937). 68

RkJQdWJsaXNoZXIy