Il piccolo Hans - III - n.12 - settembre-dicembre 1976

e non occorrono Concordanze perché tengan dietro altri esempi bellissimi, come, ottimamente preparato da L'er­ ba più verde, et l'aria più serena, l'attacco rapito della prima terzina di CCVIII: IVI è quel nostro VIVo et dolce sole, Ch'addorna e 'nfiora la tua rIVa manca... Poiché si tratta, beninteso, di motivazione sempre re­ lativa, non vedo sostanziale differenza tra una i acumina­ tamente luminosa e una i pungente, lamentosa, doloro­ sa, dell'io doloroso (per tornare a Leopardi): una i sem­ pre incisiva (Dritta salla la vla per entro 'l sasso, Purg. XXVII 64), sempre quasi ossidricamente espressiva, co­ me nei sintagmi Ira di Dio (Inf. III 122) e i non pochi formati con giustizia, cominciando da giustizia di Dlo (Inf. VII 19), a cui s'affianca nello stesso verso stipa, che riprende tutto il fonema sillabo sti : Ahi giustizia di Dlo! tante chi Stipa..., senza dimenticare ché la VIVa giu­ stizia che mi spira, Par, VI 88. E che cosa dice l'occhio (come l'occhio ti dice, u' che s'aggira) dei sospiri che pullulano a sommo del panta­ no dove sono immerse !'anime di color cui vinse l'Ira (Inf. VII 115 es.)? L'alliterazione (inizio e fine) di frica- tiva non dovrebbe impedire di cogliere le quattro i to­ niche che vengon su in isocronismo sillabico così che ne risalta il salto ad altra vocale estrema (fummo): FIHI nel Hmo dlcon: « TrlistI fummo... Più chiaramente iconica è la i delle idre di cui son cinte le furie In Inf. IX 40: e con Idre verdlsslme eran cinte, in una terzina che in sede esterna ha tre i toniche: cinte, crime, avvinte. Non voglio trattenermi ad ascoltar i vari aita (ario­ sto: di Angelica che si lamenta, che raccomanda a Dio la sue verginità, Parini: della vergine cuccia, con la rispo- 147

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