Il piccolo Hans - III - n.12 - settembre-dicembre 1976
parlare senza esitazione di « sapientissimi effetti fonosim bolici, ri_cavati dalle vocali chiare e dall'allitterante gio co delle liquide» (L'officina della «Notte», p. 49). Sono i vv. 48-54 della Notte. Prima è detto che Stupefatta la Notte intorno vedesi riverbar più che dinanzi al sole, indi è offerto lo spettacolo che adesso più ci interessa, con fulgide fibbie ed anella e mille cose e mille, donde risalirei all'Ariosto, O.F. XXIV, 100: gettano !'arme in sino al ciel scintille, / anzi lampade accese a mille a mille. Con la liquida Dante mi mostra, con strano effetto secon dario luminoso, le frecce saettate dai centauri, fiere snelle, Inf. II 71-4: Dintorno al fosso vanno a mILLe a mILr Le, / sae_ttando quaL anima si sveLLe / del sangue più che sua colpa sortILLe. Prima di lasciare · la notte, ammiriamo il bel lavoro del Tasso nell'ottavo 74 del C.XIII della Liberata. La not te sta per serrare il giorno nelle sue ombre improvvise, ed ecco lampi e tuoni trafiggere e scuotere fin le fonda menta dell'essere. Contentiamoci di seguire la i tonica, che, insieme a un'anche più iconica s semplice e gemina ta, cade con calcolata accelerazione (ben significativo che, nella Conquistata, ott. 137, nonostante il forte som movimento del tutto, questi luoghi siano rimasti intatti): Così dicendo il capo mosse, e gli ampi cielii ,tremaro e i hmri erranti e i . fISSI, e tremò l'aria riverente e i campi de l'oceano e i monti e i ciechi abISSI. Fiammeggiare a SinIStra accesi lampi fur vISTI e chiaro tuono insieme udISSI. Accompagna le- genti il lampo e 'l tuono con allegro di voci ed alto suono. Vorrei ora soffermarmi su una /i/ che nella mia mente brilla della luce più viva. Agosti ha ben rilevato (Il testo poetico, p. 40-1) la parte del nesso vi di « Silvia», presen te in salivi: fuggitivi, avevi: solevi ecc.; dunque, si noti bene, sempre in tesi. Ora, se considero che « Silvia» con- 144
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