Il piccolo Hans - III - n. 11 - luglio-settembre 1976

descrive: «Le fantasme [...] réside dans I'optique elle­ meme. C'est le fantasme du voir, qui redouble la nature du fantasme, s'il est vrai que celui-ci est d'abord une structure par où passe le regard, un cadre, un passage pour la vision, un défilé étroit où le sujet doit aménager ses objets». La fenditura-raccordo è appunto ciò che permette - in quanto «luogo» della differenza - l'ar­ ticolazione del «vedere», vale a dire il passaggio, la trasformazione (attraverso la struttura strutturante del varco, dell'apertura) dell'«oggetto» (della realtà) in quella che è la struttura del Reale: nel nostro caso, la struttura della visibilità pura - o «originaria» -, del Reale come fantasma non investito. Ma si potrebbe citare anche un altro brano, da col­ locare in trasparenza su quanto ,abbiamo detto sin qui, il quale conferma inoltre - ma da un altro punto, e cioè dal punto neutro d'una definizione di dizionario - il passo di C.-B. Clément. Si tratta del brano di una lettera di Roger Laporte a Derrida, riportato in epigrafe a un capitolo dell'ormai celeberrimo De la grammato­ logie: « Vous avez, je suppose, revé de trouver un seul mot pour désigner la différence et l'articulation. Au hasard du « Robert », je l'ai peut-etre trouvé, à la con­ dition de jouer sur le mot, ou plutòt d'en indiquer le double sens. Ce mot est brisure: «- Partie brisée, cassée. Cf. brèche, cassure, fracture, faille, fente, frag­ ment. - Articulation par charnière de deux parties d'un ouvrage de menuiserie, de serrurerie. La brisure d'un volet. Cf. joint». La duplice serie di definizioni e sinonimi fornita dal dizionario (il « Robert ») relativamente al vocabolo « bri­ sure », è tanto rivelatrice nei riguardi dell'esperienza di cui qui si discorre da risultare quasi imbarazzante per chi voglia servirsene. Essa circoscrive infatti questa fase centrale dell'esperienza di Romiti non solo al suo livello più generale {esperienza delle articolazioni e delle diffe- 29

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