Il piccolo Hans - III - n. 11 - luglio-settembre 1976

rassicurare Viola che nelle mie intenzioni, e direi anche nella mia prassi critica, l'idea di sistema non si collega per niente a ciò che egli chiama ens perfectissimum, in quanto è idea omologa a quella della linguistica, saussu­ riana per così dire: cioè la comunicazione letteraria può avvenire fra emittenti e destinatari solo per l'esistenza di codici comuni, interrelati o in opposizione fra loro, vale a dire attivi in un sistema. Ogni sistema di equilibri risulta tuttavia sempre minacciato da forze centrifughe; allora fra ordine e disordine la letteratura vive i suoi momenti migliori, come tutti i prodotti umani a carattere sociale (la storia insegna). Per di più la ricerca obbliga non solo a selezionare, ma a isolare per un certo mo­ mento una componente sola dell'oggetto (metti quella sistematica, che dà fastidio a Viola); è questa una disci­ plina mentale che coloro che aspirano a pensare usano autoimporsi, per impopolare che essa oggi sia. Quanto alla faccenda del sistema « senza lacune», teorizzato da Genette, vorrei rammentare a Viola che tale teorizzazione, più acuta di quel che sembri a prima vii.sta, risale a Adorno, che in Aesthetische Theorie (Frankfurt a. M. 1970; tr. it. Torino 1975, p. 424) in un discorso sul significato dei ·« capolavori » sostiene appunto la loro non necessità nel sistema, prima che essi compaiano. E vengo alla seconda cristallizzazione problematica offertaci da Viola: l'opera letteraria con la sua polisemia, la sua ipérfunzione segnica e chi più ne ha più ne metta, non è per caso una sorta di spreco sontuoso? Solo gli espertissimi siedono al banchetto del ricco Epulone; il lettore qualunque, « oggetto di un'immensa esclusione», si deve accontentare delle briciole. Ma se è così, si do­ manda coerentemente Viola, a che e a chi serve la con­ tinuità di questo prodotto di lusso? Confesso di essere soggetta a un non comune otti­ mismo al riguardo di questo tipo di problematica, il che facilita il mio compito nel rispondere. La prima fase di 170

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