Il piccolo Hans - III - n. 11 - luglio-settembre 1976
1924: La perdita di realtà in nevrosi e psicosi: ·« Vor rei tornare, per dare un esempio, a un caso analizzato molti anni or sono {Elisabeth von R.) in cui la giovane donna mia paziente era innamorata di suo cognato. Al letto di morte di sua sorella, essa formulò il pensiero: ' Adesso è libero e potrà sposarmi ' e ne provò orrore. La scena fu subito dimenticata e si mise così in moto il processo regressivo che portò ai suoi dolori isterici (...). La reazione psicotica sarebbe stata un diniego del fatto che la sorella era morta» 21 • Quale la differenza? Per Freud, che nell'articolo in questione si arrampica sui vetri di un parallelismo tra nevrosi e psicosi, nevrotico e psicotico perdono entrambi una fetta di Realitii.t. Ma l'isterica «rimuove», perché ciò che essa perde (in «amnesia», come dice Freud) è il suo desiderio, mentre per lo psicotico (e Freud ricorre al termine di diniego, Verleugnung) è davvero il Reale che si perde: la morte della sorella che non viene simbolizzata. Iri altre parole: che cosa deve essere la « realtà» per poter essere « ri mossa»? E il caso non è un unicum, perché ancora in Per la storia del movimento analitico, Freud parla di «rimozione» di un pezzo di realtà (Stuck der Realitii.t) 22 e precisa che« il primo pezzo di realtà con cui il paziente deve battersi è la sua malattia» 23 • 1938: Compendio di psicoanalisi: Freud conclude cos\ l'esposizione della Ichspaltung nel feticismo: «Nei feti cisti dunque, il distacco dell'io dalla realtà del mondo esterno non è mai riuscito completamente» 2 4. E che cos'è la realtà del mondo esterno qui? Si sa, i genitali femmi nili. Ma da cosa si stacca il feticista: dalla vista della vagina o dalla minaccia di castrazione, se, come Freud ripete a più riprese, la prima esiste solo in funzione deJla seconda? , La realtà del feticista, sconfessata, è un Nome, quello del Padre, lo stesso che è forcluso per lo psicotico. 17
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