Il piccolo Hans - III - n. 11 - luglio-settembre 1976

A proposito di « Principi della comunicazione letteraria» Ludus a tre voci 1 •La pagina che comincio a riempire è di discreta affa­ bile fortuna e non mi obbliga a servire esigenze siste­ matiche. Tuttavia vi dovrò anch'io ·«alternare soddisfa­ zioni a inquietudini», se, appena compilando un bordo o qualche fessura o scalfittura del libro di Maria Corti, Principi della comunicazione letteraria (Milano, Bom­ piani, 1976), la pagina continua a ricordarmi il «disor­ cUne della scrittura». Già nel ripetere il debito di me­ moria garantito dalla premessa, ammetto una inquie­ tudine, poiché ho censurato l'«insinuazione» di Borges, trovando inopinabile, per quanto non so e per quanto leggo nel libro, l'attributo «divino», che, nel designare quel disordine, vale l'equivalenza che consente di dire il suo rovescio: quell'ordine «ideale» «autosufficiente» della letteratura, di cui parla il poeta T.S. Eliot con qualche petulanza e che puntualmente s'incontra nelle 150

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