Il piccolo Hans - III - n. 11 - luglio-settembre 1976

do, nella speranza che un grido di gima bloccato nel segno sia un'arma critica, e che la critica divenga, an­ ch'essa, interpretazione del geroglifico sociale e trasfor­ mazione del mondo. Frammenti di un programma comunista Opporre alfa logica del discorso vincente/perdente le contrnddizioni di ogni disooI1so e il loro rnpporto con le contraddizioni reali. Ocmtrapporire alle stlrategie <l'incerto vagare su sen­ tieri tortuosi Non leggere del potere solo f.effetto di modificazione dei rapporti di f�zia, ma ,scrutare ,il congelamento di passioni, La morte ·delle immagini, la compravendita di maschere, la girandola di ruoli, la scarnificazione di fantasie, la proclamazione di false - unità. Disilludere chi è conwnto che nei tempi ,lunghi co­ munque l'insonnia è pagante (e fa metafora monetiz­ ziante, estesa dalla lotta a tutti i frammenti di personali tattiche dirce tr-oppo 1sulla 1riduzione dei rapporti a schemi di furze in ,gioco). Non fare della totalità del capitale il pretesto per negare ,le differenze o ridurle al rnolo di vari , abili, l'occa­ sione per appannare le contraddizioni o ridurle al1a fun­ zione di specificità secondarie. E non fare di ogni postazione nella trincea della differemia il punto di sicuro attacco, l'inizio d'un irre­ versibile travolgimento dell'avveI1Sario. VigiLare proprio sui confini: sul confine tra potere e immagin:azione, tra corpo e movimento, tra dispera­ zione e progetto politico, tra emargina2'iione e sodaliz­ zazione, 'l!ra classe e partito, tra cultura e politica. Perché l'unificazione che ogni potere promuove è sospetta, e la 138

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