Il piccolo Hans - III - n. 11 - luglio-settembre 1976
rimozione che sa di dover accontentarsi di illusorie vittorie concesse dall'avversar-io come punti di vantaggio: perché gli ispiragli dove il rimosso ,s'affaccia alla foce sono come finestre cieche, come fondali scenografici, voluti da un ,regista sontuoso, che gli autori�attori de vono accettal'e per veri, ,fingendo di non sapere che essi sono elementi d'un teatro il cui copione è stato nascosto. 6. Sepaa:-are ,scrittura da interpretazione è come di videre ideaHsticamente il -1avoro tra progetto ed esecu zione, la libertà tra dichiarazione e pratica, la politica tra 1r,appresentanza e lotte. 7. Il lavoro ,della scrittura è analisi che si offre all'analisi. La prima analisi è produzione di diversioni, spostamenti, sintomi, ,attraverso un lavoro che contem poraneamente ,sopprime le 'tracce e le porta ,altrove; la seconda analisi (Ti)costruisce il movimento della spari zione delle tracce, e dall',altrove risale non più all'autore né al progetto, ma alle contraddizioni Teali che il l 1 avoro della sorittura aveva trans-formato (oioè messo in forma, spostato nello spazio rassicurante e Tisoho della forma). 8. Ogni rapporto con la scrittura è nella difficile condizione di dover produrre wi luogo nel contempo talmente dentro il processo di produzione del testo da las c iarsi giocM"e e talmente fuori da poter leggere le carte del gioco. 9. Nello spazio della ·scrittura c'è una mafodizione: la condanna a Tipetere ciò oh'è già scritto nella forma del diverso e a costituire il nuovo nell'orizzonte della ripetizione. 10. Il lavorn della sorittura è 1a produzione di un rapporto sociale: nella modificazione e tTasgressione di ciò ohe da , sempre è istituito, nella caduta del s-er:nso che tuttavia non cessa di domandarrsi il perché del mon- 137
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