Il piccolo Hans - III - n. 11 - luglio-settembre 1976

la funzione e l'organizzazione dello Stato e del partito, del sindacato e dei Soviet, il problema dell'aHeanza operai-contadini, .Ja possibilità o meno della «costru­ zione» del socialismo in unico paese o invece soltanto delle «basi materiali» del socialismo, l 1 a questione della lenta o accelerata industrializzazione del paese, ecc.) esistenti tra le varie «frazioni» del partito comunista. Il fatto è che tutte queste «frazioni» fondavano essen­ zialmente ,1 , a lom !linea sul problema dello sviluppo delle forze produttive e sui modi migliori per assicurrarlo. Tipico al riguMdo è ,stato il dibattito sull'-« accumula­ zione originaria» socialista, che ha comportato una gravissima distorsione di tale concetto come mera accu­ mulazione di mezzi di produzione, come innovazione tecnologica ,e meccanizzazione dei processi produttivi, come « modernizzazione» della produzione e aumento della produttività del lavoro ecc.; dove era poss,ibile constatare, dunque, una totale incomprensione dell'inter­ pretazione marr-xiana dell'accumulazione primitiva capi­ talistica. Il problema del1a 'trasformazione dei rapporti di produzione veniva del tutto obliterato o, comunque, sottovalutato, come se esso potesse venire « meccani­ camente» risolto da un ·rinnovamento tecnologico, da un mutamento dei rapporti tra industria e agricoltm:·a, · tra città e campagna. Con ciò stesso non venivano mini­ mamente in1Jaocate (ma :anzi r-affìorzate) la , struttura dei rapporti di produzione e fa gerarchia di potere esistenti all'interno dei vari processi di favoro; né veniva nem­ meno posto il problema ·di una gmduale modificazione della ,struttura basata sull'esistenza di numerose « unità produttive» (imprese), ognuna delle quali costituiva una unità amministrativa e aziendale e, entro ampi ilimiti, una unità di calcolo economico, pur nell'ambito di un ooHegamento generale delle varie imprese da parte del piano centlrale. In modo del tutto particolare, veniva completamente 126