Il piccolo Hans - III - n. 11 - luglio-settembre 1976

quote del complesso dei mezzi di pmduzione, che agi­ scono in posizione nettam e nte subordinata 11ispetto al capitale monopolistico). La polarizzazione crescente, che cairatterizza quest'ul­ timo nella sua st<ruttura « più pmfonda» (il sistema dei rapporti dii produzione) viene così « occultata » ( e perfino « ribaltata») nell'ambito de1la « sfera fenome­ nica» dei rapporti di scambio (e di distribuzione). Tale occultamento non è comunque certo ,una puva mistifi­ cazione; è il modo ·stesso di esistere del capitale attra­ verso i suoi movimenti -contraddittori, che abbiamo brevemente delineato. E qui ,torniamo, dunque, alle a.ffer­ ma2liorri di Engels ricordate da faguin, in ,quanto i mo­ vimenti del capitale (non puramente economici, ma an­ che sociali) nella , sua « sfera di esistenza» fenomenica non possono essere disattesi, ·ma debbono essere invece sempire presenti nell'analisi teOI1ica come nella pratica politica. 7) Mi dispiace di aver appesantito il testo oon le con­ siderazioni che precedono (ka l'altro assai schematiche), relative aUa organizzazione della produzione capitali­ stica, perché mi •rimane adesso poco tempo e spazio per trattare il tema, su cui la rivista ha voluto centraire il dibattito: il « sodaHsmo » in Urss. Frrancamente, però, non credo che sia possibile affrontare questo problema, se rnon è prima chiaro - ,alme n o nei suoi termini più appirossimativi - il meccanismo sociale e produttivo che caratterizza �l capitalismo. Infatti, quarndo ci volgiamo a considerare la società nata dalla Rivoluzione d'ottobre, non credo sia possibile ignorare che, al livello delle sue manif:ìestarioni fenome­ niche, essa presenta numerose somiglianze con un si­ stema capitaliistico. Anzi, sviluppa oggi un'azione impe­ rialistica, che è tipica della fose del capitalismo mono­ polistico, a meno che norn si voglia ridurre l'imperialismo 119

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