Il piccolo Hans - III - n. 11 - luglio-settembre 1976
rizzazione» delle «sfere» di mediazione, che pure sono intrinsecamente connesse alla «sfera» fondamentale dei ra:ppocti di produzione. Tale futto implica la «separa- 2lione» dal capitale produttivo di quote determinate di capitale mercanti-le, di capitale monetario e creditizio (e anche di '«capitale» terriero, tenuto conto del modo secondo cui può essere acquistata la proprietà della terra nel ,sistema capital,istico) a cui corrispondono specifici «,settori» sociali («frazioni» della classe do minante e vari ceti sociali iintermedri.). Tali «tronconi» di capitale nascono suHa base della necessità del capitale produttivo e come sua derivazione (in:on hanno quindi niente a che vedere con il capitale mercantile e con il capitale da prnstito dell'epoca feu dale), ma si «autonomizzano» rispetto ad esso nella « ,reahà fenomenica» (H mercato, la circolazione mer cantile generalizzata) del sistema capitala.stico. E senza la loro funzione mediat , rice - che appare del tutto este:ma alla produzione capitalistica in senso stretto - quest'ultima non avrebbe potuto conoscere lo sviluppo e l'estensione che l'hanno s e mpre caratterizzata. 6) I va11i «momenti» del «campo economico» sono, dunque, ricondotti fondam e ntalmente sotto il dominio del modo di produzione e dei ·suoi rapporti. Eppure, nel modo capitalis t ico di prod�ione, essi so. «esterioriz zano» l'uno ["Ìspetto all'altro; e anzi - nella «super ficie fenomenica» di tale modo di produrr:r,e - i «mo menti» mediatom della produzione (lo scambio, ila di stribuzione, eoc.), che sono ad essa subordinati carne sue ulteriori determinazioni, sembrano divent• are ,gli ele menti decisivii del .funzionamento deH'economia, poiché senza di essi ogni produzione diverrebbe impossibile. Questa «inversione» fenomenica dell'impo'I'tanza re lativa che à. vari «momenti» dell',«economico» hanno nella produziiune capitalistica rinviano alla peculiare 114
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