Il piccolo Hans - anno III - n.10 - aprile-giugno 1976

trova la sua costituzione fondamentale in questo pro­ cesso a cui nessuno può sfuggire. « L'uomo comincia col riflettersi in un altro uomo come in uno specchio. Solo quando giunge ad assumere verso l'uomo Paolo un atteggiamento uguale a quello che ha verso se stesso, l'uomo Pietro comincia a pren­ dere cos i aienza di sé, come dii un uomo » (K. Marx, Ca­ pitale, Libro III). Questa presa di coscienza di sé risulta l'approdo alla identità dopo un lungo processo che trova la sua con­ clusione ·effettiva intorno ai tre anni. Non è il solo schema corporeo che si· è costituito, ma anche le rela­ zioni oggettuali, gli schemi relazionali con lo spazio cir­ costante, l'immissione nel sociale e nel simbolico. L'unità dinamica del corpo, .la struttura egoica ed il complesso delle relazioni oggettuali non eliminano tut­ tavia la possibilità di processi che richiamino gli stati di dissociazione e di sineresi precedenti·. Il livello del­ l'immaginario, sul quale ha avuto la preminenza il livello simbolico e comunicativo, proprio attraverso il simbolico manifesta ancO'Ta le sue esigenze. Il fantasma del corpo a pezzi, l'incubo e il delirio possono trovare il varco idoneo per riproporre la loro presenza. Da qui, nella relazione tra la libido narcisistica e la funzione alienante dell'Io, il manifestarsi della pre­ senza della posizione narcisistica si correla con una aggressività permanente, quella « aggressività che si svi­ luppa in ogni relazione con l'altro, foss'anche quella dell'aiuto più samaritano ». Il richiamo a tale dinamica che seguirà il soggetto, si impianta, nello stadio dello specchio, al senso di di­ sagio del soggetto stesso. Wallon tende ad attenuare (10, p. 68) l'effetto che, secondo Lacan, nella situazione dello specchio la libido narcisistica e l'alienazione del- 97

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