Il piccolo Hans - anno III - n.10 - aprile-giugno 1976
dinnanzi alla pI'opria immagine speculare, si muove, ride, fa dei versi, smette di gridare ecc. Tali reazioni si fanno più frequenti con il progredire dell'età e cioè a due o tre mesi. Bisogna tenere comunque presente che in questo arco di età le risposte allo specchio rimangono chiuse all'interno di determinate condizioni: posizione sdraiata del soggetto, superficie dello specchio molto vicina al viso, immagine del solo volto. Se in questo periodo il bambino viene tenuto seduto, la nuòva posizione comporta problemi orientativi tali da assor- . bire completamente l'attenzione del bambino stesso sì che egli perde ogni interesse all'immagine riflessa. La posizione seduto, dai quattro ai1 sei mesi, comporta invece, accanto all'assimilazione di nuovi schemi motori e relazionali, un nuovo atteggiamento del bambino di fronte· alla propria immagine riflessa. Toccare lo spec chio, attratto dall'immagine riflessa, costituisce inizial mente un comportamento sporadico che si fa via via più sistematico fino ad assumere i caratteri di una situazione relazionale, situazione al cui interno il bambino inco mincia ad assumere un rapporto nuovo con le immagini speculari o con gli altri rea.li. Da notare che sino all'età di cinque o sei mesi le risposte all'immagine riflessa sono assimilabili ,alle ri sposte di fronte alle altre figure umane e ad oggetti che ne ripI1oducono le caratteristiche (maschere, bam bole, ecc.). Itinerario attraverso lo specchio a) Intorno a sei mesi il bambino osserva con inte resse l'immagine propria e quella delle persone che gli sono accanto. La pI'opria immagine viene esplorata: il bambino la tocca, l'accarezza, ecc. Parimenti, in questo periodo, inizia un'attività di comparazione tra l'imma- 89
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