Il piccolo Hans - anno III - n.10 - aprile-giugno 1976

Ideologia, organizzazione e società in Cina dalla liberazione alla Rivoluzione Culturale, che i cinesi « adottarono una strategia economica copiata direttamente da quella sovietica « ..• Igno­ rantia enim non est argumentum »- come diceva l'ottimo Spi­ noza-... 78 J. CHESNEAUX, I movimenti contadini in Cina nel XIX e nel XX secolo, Bari, 1973, p. 171. 79 Cfr. EmrcA COLLOTTI PISCHEL, Introduzione a Le zone economiche chiave nella storia della Cina, di Chi Ch'ao-Ting, Torino, 1972, pp. XLV e ss.; cfr. anche p. XLIV: « In poche pa­ role la « linea di Mao» nelle comuni si è manifestata sia contro forme di riprivatizzazione sia contro soluzioni « apparentemente di sinistra ma in realtà di destra» tendenti a una statizzazione, se così si vuole chiamarla, della terra, dei fondi delle comuni e della 1loro gestione. Benché su tale questione non sia mai stata fatta piena luce proprio per la complessità della lotta e contrap­ posizione di linee sempre esistenti in Cina, è evidente che Mao ha considerato sempre pericolosa, in quanto potenzialmente rea­ zionaria e comunque tendente a deprimere l'iniziativa delle masse, l'interferenza del potere centrale (stato o partito) suUa gestione delle comuni, in particolare il loro « spossessamento» da parte dello stato, sia pur esso lo stato socialista». 80 Duccrn TABET, Introduzione all'opuscolo di Mao, Sulla cooperazione agricola, Roma, 1956, pp. 10 e 11. 8 1 Cfr. l'articolo di Chi Ch'ao Ting apparso in « Critica eco­ nomica», giugno 1956, p. 81; cfr. anche EL IWHEELWRIGHT e B. Mc PARLANE, op. cit., p. 28. 82 Non a caso, Paolo di Tarso, che conosceva bene l'arte di fare adepti, scrisse: « ... noi non siamo vissuti tra voi oziosa­ mente, né abbiamo mangiato gratis il pane di nessuno, ma, con fatica e con stenti, abbiamo lavorato notte e giorno, per non essere a carico di nessuno di voi» (Tessalonicesi, 3-8). Cfr. anche E. SNOW, Stella rossa sulla Dina, Torino, 1970, p. 278 e Il Porto­ gallo del mondo economico, a cura del B.C.I., 1972 (paesi so- cialisti), p. 85. 8 3 Cfr. V.I. LENIN, Opere Complete, vol. XXXII, pp. 271, 272; M. DOB'J, Storia dell'economia sovietica, trad. it., Roma 1957, p. 142 e S.N. PROKOPOVIC, Storia economica dell'URSS, Bari, 1957, pp. 118 e 119. 84 CHI CH'Ao TING, op. cit., p. 134; cfr. anche l'Introduzione di E. Collotti Pischel, pp. XLI e XLH. 85 V.I. •LENIN, Opere Complete, vol. XXXII, p. 217. 86 Nella sua opera Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte, Marx sviluppò lungamente il punto di vista secondo il quale i contadini piccoli proprietari, che erano stati all'inizio lo strumento della borghesia nella sua lotta contro il feudalesimo, erano giunti ad opporsi alla borghesia ed a vedere nel proletariato delle città il loro alleato e la loro guida naturale. Ed egli continuava: « Di- 79

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