Il piccolo Hans - anno III - n.10 - aprile-giugno 1976
da un giornalista sovietico: « Non sarebbe opportuno, nell'inte resse dell'agricoltura, assegnare per dieci anni a ciascun colti vatore il suo pezzo di terra?», Stalin risponde: « Anche per qua rant'anni». Il commissario del popolo all'agricoltura della Re pubblica di Georgia, operando su iniziativa person::tle dello stesso Stalin, presentò t un progetto di legge concernente la snazionaliz zazione del suolo. Lo scopo era di dare al contadino fiducia nel suo avvenire. Ora, a partire dalla primavera del 1926, circa iil 60% del grano destinato al commercio era nelle mani del 6% dei coltivatori _ !». Sull'aggiunta all'articolo 28 del Codice agrarlo del '22 adot tata il 21 aprile del 1925 dal presidium del CIK, cfr. E.H. CARR, Il socialismo in un solo paese, cit., Vol. I, p. 244 e pp. 256-258. Sulle « deroghe che avvenivano, nella pratica, al principio di nazionalizzazione della terra e sulle pressioni per la garanzia del possesso deilla terra, anche in forme assai vicine al riconosci mento della proprietà privata della terra, cfr. CARR-DAVIES, op. cit., p. 106, e E.H. CARR, Il socialismo in un solo paese, cit., p. 235. Infine, circa il caos -cui allude Trotsky nel passo sopra riportato, cfr. anche Carr,Davies, cit., p. 107: i - diritti sulla terra erano{ infatti, riconosciuti a 4 livelli diversi (individuo/dvor/mir e Stato) sì da indurre un contadino ad osservare quanto segue: « Al mo mento presente, non vi è nessun padrone della terra ben defi nito. Da un lato, la terra è nazionalizzata, d'altro lato il mir dispone di essa e in terzo luogo il -contadino singolo la ritiene sua»... 74 •E. MANDEL, Trattato marxista di economia, cit., vol. II, pp. 297 e ss. 7 5 Cfr. L. ALTHUSSER, Per Marx, cit., p. 147. 76 F.W. NIETZSCHE, Werke, in 23 Bden, Musarion Verlag, Miin-chen, 1920-1929, vol. I, p. 393. 77 Cfr. E. BALAZS, La burocrazia celeste, Milano, 1971, p. 123: « I quaranta articoli della legge sulla riforma agraria, promulgata il 28 giugno 1930, si riducono ai seguenti punti: non nazionaliz zazione, ma confisca. o requisizione delle terre, del bestiame, dell'inventario e delle costruzioni appartenenti ai proprietari fon diari (comprese le terre appartenenti alle comunità religiose, ecc.); ripartizione delle terre così confiscate fra i .contadini poveri attra verso '1e Federazioni Contadine dei cantoni rurali; nessuna coer cizione, niente collettivizzazione, niente prezzi imposti, ma coope razioni»; cfr. anche E.L. WHEELWRIGHT e B. Mc FARLANE, La via cinese al socialismo, Torino 1974, p. 28: « In questa [prima] fase, la Cina si trasformò in un paese di piccoli -contadini indipen denti ». E' dunque abbastanza ameno che R. Garaudy scriva, a p. 55 del suo libro sulla Questione cinese, che « la riforma agra ria del 1947... nazionalìzza la terra e la ripartisce [contradictio in adjecto!] in modo egualitario ecc. ecc.», o, per fare un altro esempio, che F. Schurmann sostenga, a p. 62 del suo studio su: 78
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