Il piccolo Hans - anno III - n.10 - aprile-giugno 1976

Carr, sulla scorta di una citazione di Lenin (W. XXIV, 125), parli ancora di un «fantomatico» passaggio al socialismo, verificatosi nell'autunno del 1918 (cfr. E.H. CARR, op. cit., p. 122). Al contrario, ha perfettamente ragione U. Melotti, quando sostiene che « in URSS ci furono dei sodalisti soggettivi, ma non ci fu, né c'è il socialismo» (op. cit., p. 214). 53 V.I. LENIN, Opere Complete, cit., vol. XV. p. 130; cfr. an­ che p. 135, dove, a proposito della «nazionalizzazione» e dello sviluppo capitalistico nell'agricoltura, Lenin dichiara che «nes­ sun'altra misura... potrebbe fornire garanzie altrettanto sicure per il più rapido, ampio e libero progresso della tecnica agricola in Russia e per la scomparsa dalla nostra vita di tutte le tracce della servitù della gleba, della suddivisione in ceti, dell'asiatz1smo » (Sulla contraddizione tra strutture asiatiche di produzione e na­ zionalizzazione del suolo, cfr. lo stesso Lenin, O,C., vol. X, pp. 312 e ss.). 54 V.I. LENIN, Le Opere, p. 1206. 55 c. BETTELHEIM, op. cit., pp. 340, 346; cfr. anche p. 20: «La pression que l'idéologie bourgeoise exerce sur le marxisme (et qui se manifeste par la lutte entre les deux voies, bourgeoise et prolétarienne, au sein du marxisme lui-meme) a déterminé à plus d'une reprise la tendance à réduire les rapports de pro­ duction à de simples rapports juridiques. Il en a été ainsi en Russie soviétique pendant la guerre civile, avec I'illusion que l'extension des nationalisations et l'interdiction du commerce privé (auquel étaient substituées des mesures de réquisition et de ré­ partition ne passant pas par le marché) équivalait à l'«instaura­ tion» de rapports communistes, d'où l'appellation incorrecte de «communisme de guerre» à laquelle on a eu recours pour dé­ signer cette période». 5 6 Cfr. l'articolo 5 della Costituzione del 1936. 57 Cfr. V.I. LENIN, Socinenija, XI ,- 347: «Io non parlo qui di ripartizione per proprietà, ma di ripartizione per coltivazione: quest'ultima è possibile. E, finché predominerà la coltivazione su piccola scala, essa sarà inevitabile per un certo tempo, sia sotto la municipalizzazione, sia sotto la nazionalizzazione». 5 8 Cfr. E.H. CARR, op. cit., pp. S,64 e ss. 5 9 Per «l'uguaglianza nell'uso della _ terra», cfr. V.I. LENIN, Sqcinenija, XXII, pp. 89-90; per quanto riguarda il godimento, cfr. invece: a) il «mandato contadino sulla terra», art. 6 e art. 7, Le Opere, p. 1001: «Hanno diritto al godimento della terra tutti i cittadini dello Stato russo (senza -distinzione di sesso), che desiderano coltivarla col loro lavoro, con l'aiuto della loro fa­ miglia o in cooperativa, e soltanto finché essi sono in grado di coltivarla. Il diriHo al godimento della terra deve essere egua­ litario, cioè 1a terra deve essere ripartita tra i lavoratori secondo le condizioni locali, in base alla norma del lavoro o del consu­ mo. Le forme di utilizzazione della terra devono essere assolu- 75

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