Il piccolo Hans - anno III - n.10 - aprile-giugno 1976

mitragliatrici - oscillarono tra il 10% [Carr] e il 20-26% del raccolto 8 3 ) e preannuncia, su scala ridotta, la grande strategia de1la « rivoluzione culturale», che, con la tra­ sformazione idraulica di tutta la Cina e .la creazione di più poli di industrializzazione, mette contemporanea­ mente fine all'insufficienza cerealicola del Nord e alla secolare dipendenza economica del Nord dal Sud 84 • Che più? Le conseguenze quantitative di queste scelte qualitative dovrebbero essere infatti di pubblico dominio. Nel caso, però, che non lo siano, ci permet­ tiamo di riesumare, in the end, quello che scrisse (su « Le Monde - i,l 12-10-1958) René Dumont - la massima autorità francese in materia di agricoltura comparata: « La somma delle informazioni raccolte è per me suffi­ cientemente concorde: posso affermare, sulla mia re­ sponsabilità, che quello che si sta attuando in Cina è il più impressionante progresso agricolo mai verificatosi nella storia del mondo »•.• dn) Coercizione e burocratismo Per quanto riguarda la seconda ripercussione « pra­ tica» (giacché - non lo si dimentichi! - teoria e prassi sono « unite strettamente come i denti e le labbra») della deviazione le,ninista, non è certo necessario svi­ scerare l'intero problema per acco1:1gersi che la strada del capitalismo agricolo (manovrato dallo Stato) è una strada irta di ostacoli e di trabocchetti che porta con grande facilità al panta:no della coercizione e del buro­ cratismo. « Come farete a conservare lo Stato operaio quando si svilupperà il capitalismo nelle campagne?» --:- chie­ sero infatti a Lenin nel 1921 8 5• Come impedirete all'« a solo» della rivoluzione proletaria (intrapresa senza l'ap- 67

RkJQdWJsaXNoZXIy