Il piccolo Hans - anno III - n.10 - aprile-giugno 1976

lupparsi direttamente come elemento della produzione collettiva su scala nazionale. È appunto grazie alla con­ temporaneità della produzione capitalistica, che essa può appropriarsene tutte le conquiste positive senza pas,saire attraverso · le sue peripezie terribili. La· Russia non vive isolata dal mondo moderno, e non è nemmeno preda di un conquistatore straniero come le Indie orientali... Appropriandosi dei risultati positivi di tale modo di produzione ess.a si trova dunque, in grado di svilup­ pare e trasformare la forma ancora arcaica della sua proprietà comunale senza distruggerla. (Noto in propo­ sito che la forma della proprietà comunistica in Russia è fa forma più moderna del tipo arcaico che ha anch'esso attraversato una serie di evoluzioni). Se i sostenitori del sistema capitalistico in Russia negano la possibilitèi di una tale combinazione, dimo­ strino pure che la Russia, per sfruttare le macchine, è stata costretta a passare per un periodo di incubaziorne della produzione meccanica! Che mi spier;hino in che modo sono riusciti a introdurre nel loro paese, in qual­ che giorno per così dire, i meccanismi dello scambio (banche, società di credito, ecc.) la cui elaborazione è costata secoli all'Occidente! » 47 • (E non si venga a dire che, nelle condizioni di gravi ristrettezze create dall'embargo del 1917, le possibilità di industrializzare l'agricoltura « vennero notevolment� limitate» QDobb), poiché già una lettera al « Times» del I agosto 1919 (cit. da Carr) e il discorso di Lloyd George del novembre del 1919 lasciavano capire perfet­ tamente che sarebbe stato « sempre più difficile mante­ nere il boicottaggio di uno dei più grandi paesi del mondo». A dimostrazione delle stesse tesi di Lenin, se­ condo cui sarebbe stato sufficiente sfruttare « l'avidità di materie prime dei capitalisti» e « le imminenti crisi di disoccupazione destinate a rendere particolarmente acuta la pressione per i mercati di esportazione», sta, 55