Il piccolo Hans - anno III - n.10 - aprile-giugno 1976

Beninteso, andare a cinema non è un'attività di tutto riposo. Chi lo fa, ilo fa a proprio rischio e pericolo. Arriva dall'Italia l'« Espresso» (n. 46 del 16.11.1975) con un cor­ sivo di Cesare Cases, che comincia proprio con le pa­ role: « Non bisogna mai andare al cinema». II) Dove vanno gli int-ellettuali di sera, ovvero: « Santa Madonna, mi è passato di mente ». Quale sia il film che danno 1s, tasera in televi'S'ione, non lo so. Quali ·siano i fim che le sei-sette reti televisive americane danno ogni sera, in concorrenza e in aibbon­ danza, non si sa. Si dice: se non ho sonno, stasera, mi vedo l'ultimo spettacolo (iil ·« late show»). Il cinema americano, in televisione, è anonimo. La « TV Guide» (il loro « Radiocorriere») fornisce su ogni film poche notizie pittoresche. Le «Guide» al « cinema in televi­ sione» che si comprano in libreria - grosse e compatte come i dizionari econo:rruci Garzanti, recano i titoli dei film e una sbrigativa descrizione del contenuto, con un implicito suggerimento: se è div,ertente o :se non è di­ v , ertente, se fa piangeI1e o se fa ridere. Il presentatore, che si :affaccia H sabato sera sullo schermo (serata di · ga:la: benvenuti a « The Great Entertainment») ,facendosi Istrada fra grandi cartel!loni gonfi delle facce dei mostri sacri, Clark Gable, Myrna Loy, Ida Lupino, parla soprat­ tutto degli attori. Di quanto hanno guadagnato in quel film. Di quanto hanno fatto guadagnarie. Di quanto gua­ dagneranno nei film successivi. O delle ,lamentevoli vi­ cende - malattie divorzi incidenti - che hanno fune­ stato le loro favolose carriere. Il cinema americano che inonda 1e reti televisive - si tratta per lo più di film « medi» degli anni '30 avan­ zati, '40 e '50 - è anonimo perché ha una · forte identità complessiva. Di cosa questa identità sia fatta non è diffi- 188

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