Il piccolo Hans - anno III - n. 9 - gennaio-marzo 1976

stesso del soggetto» 2 • Prendere il r.iconoscimento del fantasma inconscio del pornomane come più vicino alla sua verità di quel che egli enuncia al suo posto, sarebbe fare del n. 4 di Freud la verità del n. 3. Di fatto, questo riconoscimento è solo una deviazione che aspetta il ri­ torno su 2 e 1. Questa verità che sono 2 e 1, il pornomane, dice­ vamo, l'ha in mano fin dal suo primo enunciato, dove riconosce che ciò che l'interessa nei corpi di cui verifica le gesta, è il fatto che siano in vendita, venduti. Ci basta coniugare i due primi stadi per capire che, la parte del mio corpo che guardo in (1) essendo il mio organo s·es­ suale e l'organo sessuale che guardo fuori di me in (2) essendo l'organo sessuale del sesso opposto al mio, è la scena stessa della castrazione aid articolarsi qui, il mo­ mento decisivo essendovi sempre la vista del ,sesso fem­ minile (che sia il mio o quello dell'altro), in quanto la presentifica. Ora, legando il suo godimento al valore di scambio dei corpi che guarda, il pornomane lo lega al­ i'essere femminile di ogni corpo. « Guarda un po' qui questi corpi in vendita (e cioè femminili)» contiene già: « Si vedono dei corpi in vendita» e dunque il fantasma originario di castrazione: « Si vedono dei corpi femmi­ nili»; che, cadendo nella trappola di un pleonasma del desiderio (gua:rida qui), il suo cammino verso la verità sia deviato attrave:riso un fantasma di prostituzione e di esibizione (« guarida un po' qui, come sono donna») e sembri così raggiungere il posto dell'armatore d'erotismo, non deve ingannarci, perché ciò che lo distingue è che dal suo posto egli gode in presa , diretta su un fantasma originaTio di castrazione. E' forse per questo, del resto, che l'orgasmo del pornomane è un orgasmo molle (carattere derisorio del­ l'invenzione da parte ,della rivista francese « l'Organe » di un « erettòmetro» come metro dell'interesse porno­ grafico dei films), ogni eccezione essendo · ammessa , per- 90