Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975
Anche dopo una riv01luzio,ne sociale come que1la del 1917, una gran parte dell'apparato di Stato non ha subito muta menti in seguito alla pl'esa del potere di Stato da p;:i:rte · dell'alleanza del proletariato e dei contadini poveri: Lenin l'ha ribadito abbastanza. Si può dire che questa distinzione tra potere di Stato e apparato di Stato fa parte de1la « teoria marxista» dello Stato, in modo esplicito a partire dal 18 Brumaio e dalle Lotte di classe in Francia di Marx. Per niassumerie su questo punto la « teoriia marxista dello Stato», possiamo dire che i classici del marxismo hanno sempl'e affermato: 1) lo Stato è l'apparato re pressivo di Stato; 2) bisogna di , stinguere il potere di Stato dall'apparato di Stato; 3) 1l'ob�ettivo della lotta di classe riguarda irl portere di Sta1o, e, di conseguenza, l'utilizzazione, da parte delle classi (o alleanza tra classi, o tra frazioni di classi) detentrici del potere di Stato, dell'apparato di Stato in funzione dei rloro ohiettivi di classe; .e 4) il proiletariato deve impadronirsi del potere di Stato per distrugge!'e l'apparato di Stato borghese esi1stente, e, in una prima fase sostituirlo con un appa rato di Stato tutto diverso, proletario, poi, nelle fasi ulteriori, mettere in opera un processo radicale, quello deli1a distruzione dello Stato (fine del potere di Sta1o e di ogni apparato di Stato). Da questo punto di vista, ciò che noi proporremmo di aggiungere ia1la « teoria marxista» dello Stato vi figu,:ra già esplicitamente. Ma ci sembra che questa teoria, oom pletata in questo modo, resti ancora in parte descrittiva, pur comportando ormai degli elementi complessi e diffe renziati il cui funzionamento e gioco non possono essere compresi senza rioorrere ad un approfondimento teorico supplementare. 99
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