Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975

cui disponiamo, r,esta in parte «descrittiva», vogliamo dire innanzitutto e soprattutto che questa «teoria» de­ scritti'Vla è, senza alcun dubb�o, il principio stesso della teoria marxista dello Stato, e che questo principio ci dà l'essenziale, cioè i, l principio decisivo di ogni sviluppo ulteriore della teoria. Diremo in effetti che la teoria descrittiva dello Stato è giusta, giaoché si può perfettamente far corrispondere alla definizione che dà del suo oggetto la maggior parte dei fatti osservabili nell'ambito che la riguarda. Così ila definizione deUo Stato come Stato di c1asse, consistente nell'apparato di Stato repressivo, chiarisce in modo lam­ pante tutti i fatti osservabili nei diversi ordini della re­ pressione, quali che siano i campi: dai massacri del giugno '48 e delila Comune di Parigi, della sanguinosa domenica del maggio 1905 a Pietrogrado, della Resisten­ za, di Charonne, ecc.... fino ai semplici (e relativamente anodini) interventi di una «censura» che vieta la Reli� giosa di Diderot o una pièce di Gatti su Franco; essa chiarisce tutte le forme dirette o ,indirette dello sfrutta­ mento e dello sterminio delle masse popolari (Je guerre imperialiste); essa chiari,sce questa sottile dominazione quotidiana •in cui si manifesta, per esempio nelle forme della democrazia politica, ciò che Lenin ha chiamato dopo Marx la dittatura della borghesia. Nondimeno la teoria descrittiva dello Stato rappresenta una fase della costituzione della teoria che richiede da se - stessa il «superamento» di questa fase. Perché è chia­ ro che se la definizione in questione ci dà di che identi­ ficare e riconoscere i fatti di oppressione mettendoli in relazione con lo Stato, concepito come apparato repres-sivo di Stato, questa «messa in relazione» dà luogo ad un genere di evidenza molto particolare, al quale avremo occasione di accennare tra poco: «sì, è proprio così, è proprio vero! ...» 6 • E ,l'accumulazione dei fatti sotto la definizione di Stato, se moltiplica la sua esemplificazione, 97

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