Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975

que tarrt d'événements so'ient 1:ransfo.nnés en expériience » (p . 20). La minaccia è proprio rappresentata daH'impos­ sibilità di carpire il tempo, di possederlo: un modo ine­ quivocabile, anche se non esplicito, di riceverla e di ammetterla è quel rinchiudersi del disoorso suJile proprie risposte. Il segno più dichiarato della sterilità può essere nel progetto, quando questo, per la puissance allégorique dell'ide01logia, diventa evidenza dei fatti da produrre, puro sapere del linguaggio. Contenuti di pensiero - « toujours de grands 1hèmes, de grands conteinus, de grandes va1eurs » - diventano 'significanti ' che gio­ cano su delle situazioni reali 22 : la strategia del segno va contro ,la virtù di questa critica. Nel loro stesso svolgimento ile due critiche signifi­ cano la prova, da decidere, della loro efficacia: in un' altra forma - alla nostra lettura designata per ultima - manifestano carauteri e destiino. La ' tensione differen­ ziale ' nell'esperienza del critico di !Montale potrebbe produrre i rudimenti di una oonsiderazione storica; que­ sta scrittura potrebbe contemplare i,l rapporto opera­ sodetà, e tutte ,le s:ue 'imphcazioni ', anche quelle che argomentano lia 'sociahtà ' della parnila. Come sappia­ mo, inveoe, nei testi di Una lunga fedeltà rindividualità della poesia si scopre come differenzialità « tutta all'in­ terno del tessuto», rappresenta tutto l'universo da esplo­ rare. La fenomenologia di una critica parla - riproduce - fa fenomenologia di una poesia, come una lingua che par:li pienamente un'altra lingua. Questa critica è anche stile e si restituisce alla ,letteratura. Infatti nel verificare la propria 'responsabilità ' il critico guarda verso l'opera e insieme verso fa propria parola. In una nota sul mar­ gine dell'una e dell'altra, in un ultimo brevissimo scritto sul Diarie del '71 e del '72, l'esattezza si ripete: la « no.. vità teologica » del testo, che « riesce a essere il dia­ gramma d'una sopravvivenza », consente di ribadire, nel dar luogo e forma aHa sua sorpresa, ila memoria di tutto 71

RkJQdWJsaXNoZXIy