Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975

lo prevede nelle funzioni peculiari e nella forma di destino del suo discorso: « Aucun fait ne vaut pour preuve, puisque rle découµage des faits historiques est lui-meme une interprétati�n 'et puisqu'ils se produisent comme faits d'histoire significatifs à partir de prises de position idéologiques » (p. 27). Ma ,l'ideologia come mo­ dulo astrattivo e riduttivo si manifesta in modo parti­ colare nella « lettura » dei fatti, nella definizione degli interventi, ndla produzione e nella discussione del pro­ getto. Vogliamo dire che questa a(ttivi<tà, seconda solo in uno spettro naturale quanto comodo della scrittura, lascia trasparire e riproduce, come non fa la parola che dice i fatti, le regole e gli automatismi del gioco combi­ natorio: e proprio in questo ambito la forza e fa natu­ ralezza dei significanti possono assumere la forma di un insuccesso de,l discorso. Se la parola che dice i fatti non tradisce i fini de r l,la critica, poiché si ammette che « le meme fait supporte également bien, et pour les memes raisons, deux lectures contradictoires qui ne peuvent donc s'autoriser d'aucune preuve à l'appui extérieure à leur propre discours » 17, sono proprio rla lettura e la definizione degli interventi e del progetto a dichiarare tutta intera la prova del discorso e a significare il rischio di mancarla. In questo modo della scrittura - in realtà non distinto dagli altri modi, ma in un modello struttu­ rnle, anche in serie di parole e di frasi, distinguibile - noi possiamo registrare il sUocesso o il fallimento della critica deHe armi: a questo modo riconosciamo una decifrazione della realtà storica o la sua obliterazione. Debray nel momento in cui distingue rla minaccia, pensa anche alla possibilità di scongiura11la: si tratterebbe, per lui, di non risolvere , la propria responsabilità di soggetto della critica in un discorso soggettivo 18 ; si tratta della persuasione (moralistica?) che traduce (morailizza?) il segno nel suo contenuto di realtà, che afferma « l'esi­ stenza reale » oome verità - la « vérité mouvante, dia- 66