Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975

de classe et de la lutte nationa 1 1e, d'une combi­ naison originale de taches démocratiques-bour­ geoises liées à la lutte pour la souveraineté nationa1e et de taches socialistes liées à la lutte des travaili1eurs de !'industrie et de la terre contre la domination du capita!. C'est ce mixte qui fait la singularité des luttes latinò-américaines actuelles» (p. 49). La singolarità si stabi<lisce in un raffronto del con­ tenuto e del significato dei fatti - il positivo e i,l nega­ tivo del passato e del presente - con la « tipologia di:=lle guerre rivoluzionarie contemporanee» e con i modelli de1la teoria: �n una metodica riproduzione del,lo scarto e delle diversità. Le lotte rivoluzionarie in America latina non possono essere considerate, stricto sensu, lotte di liberazione nazionale. Pur svolgendosi come lotte per la sovranità nazionale con mire e compiti di democrazia borghese, non hanno come obiettivo né « l'indipendenza politica di un territorio», né « la costituzione di uno stato sovrano». Queste lotte « ne sont pas un élément de ce que la tradition communiste appelle 'la question nationale et coloniale '; elles n'ont donc pas à en accepter, telle que1le, la juridiction théorique». D'altra parte non sono neppure « un élément de la lutte anticapitaliste des pays avancés». Non fanno parte del movimento operaio occidentale, « de la lutte des travailleurs occidentaux contre le systeme monopoliste». Malgrado la presenza di un proletariato giovane, importante, sempre più com­ battivo, queste lotte popolari hanno un contenuto nazio­ nale proprio. Le distingue dalle lotte operaie e demo­ cratiche dell'Occidente una « colorazione caratteristica dominante»: il sentimento patriottico, la rivendicazione d'una reale indipendenza naziona , le (pp. 48-49). Alfa definizione della singolarità concorre anche una revisione del vocabolario, di quello borghese e di quello marxista. Si tratta di esorcizzare, per un'esecuzione cor- 51

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