Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975

della Critique des armes 1 investe il tempo in cui si esegue. E' un bilancio in e per un progetto: la materia da penetrare e da aprire è il presente, la fedeltà è un lavoro da fare, una pratica imminente: non importa che sia un'attitudine consumata o un merito, perché è un dovere, si coniuga al futuro, è fedeltà a un'idea di futuro, alla rivoluzione. Così il presente ricorda, rior­ dina e scrive i fatti, riscrive tutto il passato, e può anche farlo in forma di smentita, di correzione. L'inchiesta del­ l'intellettuale Debray sulle rivoluzioni riuscite, in svol­ gimento, mancate, rientrate dell'America latina è spesso un ritorno sul1e piste battute, correzione di un percorso, autocritica. In tutto il discorso della Critique des armes 1 corre, come un significante continuo, la critica di Révo­ lution dans la Révolution?, « le livre d'un moment » (1966-1967): ed è spesso conezione e adattamento, ma è sempre verifica, definizione del passato dal presente. Anche ,l'idea di futuro, il che fare?, il dovere, forma e materia del.fa fedeltà, maturano in questo confronto, si svolgono in una serie d'interrogazioni: quale avan­ guardia? quale strategia? quale rivoluzione? La diversità della materia qui non deve dirci nulla. La nostra ricerca può utilizzare ma non ripetere ·questa ovvietà: si svolge tutta oltre, in una zona di analogie, in una possibi,1e decifrazione. Vale un'altra differenza: nell'accennare alle ragioni di Debray, bisogna tener conto della loro tensione col tempo e nel tempo, delila mobilità e dell'istanza che connotano ,l'analisi nella di­ rezione . del progetto, dello stesso metodo marxista che specifica e prova ogni termine nella varietà delle con­ dizioni storiche, dei rapporti sociali. La rivoluzione di cui si parla è que11a si,ngolare - da definire nei fatti del presente e per l'azione futura - ddl'America latina: 50 « En Amérique :latine, nous sommes en pré­ sence d'une imbrication spécifique de la lutte

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