Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975

Des Esseintes cercava conferma alle sue fantasticherie mettendo sulle ignare labbra di lei cose che pensava; sforzandosi di leggere il suo stesso desiderio nel sorriso professionale dell'istriona che volteggiava sul trapezio». Ma la trapezista rimette in piedi con un ulteriore spostamento l'immagine già rovesciata dal trapezio. A letto la donna delude l'attesa: «l'illusione non era più possibile: miss Urania era un'amante come qualunque ailtra.» Anche Alice delude Humpty-Dumpty: «Il Re mi ha promesso con le sue stesse labbra... di... di...» «Di mandare tutti i suoi cavalli e i suoi uomini,» lo inter­ ruppe Alice sventatamente. «Ah, ma così non si può andare :avanti... tu hai ascoltato! » «Ti giuro che non ho ascoltato, disse Alice molto genti , lmente, l'ho letto in un libro». .A!lice ha già letto il libro perché come Margherita è il libro, il libro di Alice. Ma Humpty-Dumpty abbastanza chiuso nel suo guscio (infatti è un uovo) per far fronte a un f.emmini,le installarsi nel «suo» significante, le oppone l'uso libero, o «psicotico», delle parole («Gloria vuol dire ottìmo argomento per darti torto! » «Ma gloria non significa questo» obiettò Alice. «Quando io adopero una parola, disse Humpty-1Dumpty con un tono piuttosto sdegnoso, essa ha esattamente i, l significato che io le voglio dare... né più né meno».), inglobando l'A. nel proprio mondo da cui a sua volta emana il sapere: Jabberwocky, la poesia del libro dello specchio, trova allora ,la sua «spiegazione» che sfocia in una conclusione anche qui solo apparentemente anti­ femminile: «Se ti incontrassi non potrei riconoscerti... sei troppo uguale alle altre...» . Ma, appunto, Humpty­ Dumpty è un uovo, non un uomo. D . el resto, per la donna «le altre» non contano, la sua possibi,lità di ri­ conoscersi è legata aU'altro che non ha bisogno di inse­ guire perché è proprio la serie femminile a offrirle «l'altra» seduta di fronte allo stesso tavolo, l'immagine che le sorride dallo specchio. 36