Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975
Il fantasma del.lo sposo è la quarta gamba mancante dello sgabello a tre gambe della Duchessa. La mamma è la mamma di ilei (e lo sposo non la desidera), la suocera è per forza suocera di lei �lo sposo farà bene a darle torto), e lo sposo, lo sposo è della sposa. L'imbuto verso l'oscuro ha dunque precipitato Alice in quel punto del viaggio in cui, dice la Regina, « la sentenza viene prima del verdetto». Alice si ridesta per divenire a sua volta i , l sogno della sorella: « Sognò la piccola Alice: le sue manine stringevano le ginocchia della sore1la e i grandi occhi splendenti erano fissi nei suoi.» E' il passaggio a Through the looking-glass, da Mabel si ritorna ad Antigone, da,lla chimera del desi derio alla regola che ci interpeHa, all'interno della quale l'ililfrazione da parte di chi la possiede, di « chi 1 sa di infrangerla» 5 pone colei che sa come somma espres sione dell'etica, ed è, chiaramente, questo, l'ambito della famiglia. L'altra in cui ,l'una si specchia è il più impor tante pezzo degli scacchi, ancora la Regina. Ma questa volta il suo desiderio non si fa strada, oltre che nel desiderio del Re, in quel « tagliategli , la testa» che, pro clamato, rischiava di volgere la sanzione delle parole su lei stessa riducendola a caricatura. Questa volta la Regina si sposta dalla scena centrale ai margini del campo in cui non si dichiara Regina nell'ordine ma è Regina nel segno, pur nella dimessa tenera figura di mamma. A!lice ne assume i consigli discreti e rende macroscopica nella propria persona la prevaricazione mancata in Parise dove l'identificazione tra parola e parole instaurava il regno del conciliante psicologico. Alle spalle del Re che tenta di scrivere secondo i sugge rimenti amorevoli della sua sposa, un'enorme Alice assume dunque la capziosità corporea, la maitrise del,le 32
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