Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975

il Sé formale che si sottrae all'analisi, l'Autnc.oscienza che nella metafora del Signore del mondo impedisce l'assunzione della propria morte. Al suo interno tutte e tre le figure del feminino, la madre che sceglie i , l figlio contro il padre, la sorella che incita e modera il fratello, la sposa che si appropria del nuovo nome del,lo sposo, sono la Sfinge che irride l'uomo sulla possibilità di essere un numero esatto e di appartenere a una serie maschile Al passaggio della Regina i giardinieri si prostrano a terra. E' un atto di omaggio o il tentativo di vincere in astuzia il serpente, quelilo di nascondere il numero, Cinque, Sette, Due, della carta offrendo allo sguardo di Lei solo il dorso, identico per tutte le carte del mazzo? Non è infatti il livellamento anonimo del lavoro alienato che può impedire l'occupazione svuotante del parassita femminile preludendo al costituirsi di una serie ma­ schile? Non è il marxiano « farsi femminile» che può dare scacco con la prostituzione generale dell'uomo al­ l'infido trattenersi in sé di « la prostituta»? Sfida del profano al sacro. « E questi chi sono?» disse la Regina. « Come faccio a saperlo io? » disse Alice. E chi è questa Alice fuori dal femminile nel paese de1le meraviglie? L'A.? « Un nodo? ti aiuto io a scioglierlo! », disse Alice. Il P.? « Il Bruco le chiese: chi sei? torna qui; sta' calma; che cosa non riesci a ricordare?» « Stai pensando a qualcosa, cara?» chiese il Bruco. « Ieri ero un'altra,» disse &lice impac­ ciata. « Un'altra? Spiegati!» disse la Finta Tartaruga. Fuori della serie femminile Alice in Wonderland è dunque Mabel, la non-sorella, colei che non sa perché non appartiene a,l romanzo familiare. Sulla scena edipica del Tribunale che alla fine del viaggio ci appare, presie- 30

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