Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975

tema ricordando che egli li ha estratti dal loro es·sere, schiavi e li ha condotti a «testa alta»: l'espressione indica soprattutto un legame del corpo e della parola che fa che vi sia un -luogo per mantenersi, dove il corpo e la parola resistono, un luogo possibile. S'indovina l'in­ versione aggressiva del termine: qua1le che sia il luogo, non «resisterete», non vi « sosterrete» lì (e inoltre sarete insostenibili). Per riassumere, se il popolo è in accordo con ,la scrittura, con il nodo della sua alleanza, sarà in vigore una causalità «naturale», e quaile terri­ bile «naturale», se tutto questo universo si sbarazza dal fantasma e dall'angoscia solo al prezzo di un enigma che aspira tutti i fantasmi verso il godimento del­ l'Uno-Dio, il cui imperativo è assoiluto. Ma se questo Uno che riempie gli interstizi fosse un vuoto, un cavo che «pos,siede» ogni molteplicità e la spinge verso la propria spossessione? Senza dubbio ciò lascerebbe del posto al movimento di un'altra ,scrittura... E' un'altra storia. Il primo tema è dunque di poche parole. H secondo, quello della maledizione, è invece molto «lavorato» e si sente che l'autore gioisce di averlo scritto e che sa­ rebbe in pena, in deficit, nella mancanza se, dopo avere finemente intessuto la sua maledizione condizionale a maglie tanto fitte, vedesse sottrarsi 1e cOndizioni della sua applicazione. E. si può comprenderlo, ché ,si trove­ rebbe in presenza di una tribù senza desiderio. Ora è un fatto che c'è una sola cosa che ilo interessi, è la macchi­ nazione infernale del desiderio, la scrittura, i nodi, le alleanze che la traversano. Tutto il resto, non lo crede neppure, se mai lo annoierebbe e basta. Ecco, dunque, ciò a cui si affretta, ciò che vuole fare loro intendere in caso che «non lo ascoltino» (come se in un caso simile potessero · intendere alcunché del suo avverti­ mento) (v. 16) « E se voi non mi ascolterete... se scioglie­ rete la mia alleanza ... io vi investirò di follia». O piut- 245