Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975

essendo stata inscritta e riconosciuta da lui, fa qui intru•sione nel reale, è per ,rimbalzarvi in un fascio di fan­ tasmi omosessuali e servire l'utilizzazione simbolica di quei fantasmi (in vista del:la maledizione paterna). Il suo effetto allucinatorio è sconvolgente. La cicatrice ap­ pare, nel dubbio gesto del padre che si solleva la camieia da notte, per funzionare come rappresentante di una rappresentazione impossibile, ed è come tale che è chia­ mata a ·sostenere un discorso devastato. ,Mentre la cicatrice cerca la sua erotizzazione dal lato di un sesso denegato o simulato, al contempo essa con­ duce verso le alte , sfere morali quali l'esercito, la guerra, la difesa della madrepatria, co'.Uettivizzandole ndle grandi mischie omosessuali sotto il segno del Dovere. L'effetto angoscioso, e direi terroristico, della scena trae maggior forza per il figlio dall'inversione che essa suggeri '. sce: è il padre-vecc):rio bambino che s'•insinua pestando i piedi (e io!) in quella che sarebbe la scena « primitiva» del figlio-padre con il quale stabilisce una complicità quanto meno imbarazzante. In ogni caso, se dal padre aggrap­ pato alfa catena dell'orologio emanava una pura an­ goscia, la sua coscia nuda e cicatrizzata inspira ango.scia e sernso di colpa: due sentimenti che non coabitano facilmente. Mai il padre è apparso così scisso, così abietto e nobile, ed è pur nel momento che scalcia come un somaro che « è raggiante d'intelligenza». Queste due facce indissolubili, derisoria e terribile, annunciano già a qual punto sarà « impossibi,le» l'uccisione del padre;. ché !',angoscia di vederlo dissolversi in un puro oggetto di desiderio è più tenace dell'eventuale colpevolezza per il suo omicidio. Aggiungiamo che se ,il ricordo è il rife­ rimento al tempo delil'inconscio, si può così intendere il grido del padre: per poterti sfogare con • lei senza fastidi (da che cosa essere infastiditi poi in simili casi?), tu ha( profanato nostra madre... Ma io mi posso muo­ vere, il tuo amico non è t11adito: « ero io il suo rappre- 234

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