Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975

per i:ndicaire il'1deologia in generale, delila quale ho ap­ pena detto che non ha storia, o, il che è lo stesso, che è eterna, ovvero onni-presente, nella sua forma immu­ tabile, in tutta la storia ( = ,la storia delle formazioni sociali comprendenti le classi sociali). Mi limito provvi­ soriamente, in effetti, a!lle « ,società di classe» ed alla loro storia. L'ideologia è una « rappresentazione » del rapporto im­ maginario degli individui con le proprie reali condizioni di esistenza. Per affrontare la tesi centrale sulla struttura ed il funzionamento dell'ideologia, presenterò innanzitutto due tesi, una delle quali è negativa, e l'altra positiva. La prima verte sull'oggetto che è «rappresentato» sotto la forma immaginaria dell'ideologia, ,la seconda verte sulla materialità ddl'ideologia. Tesi 1: L'ideologia rappresenta il rapporto immagi­ nario degli individui con ile proprie ·reali condizioni di esistenza. Si dke comunemente che l'ideologia religiosa, l'ideo, logia morale, l'ideologia ,giuridica, l'ideologia politica, ecc., sono altrettante «concezioni del mondo». Beninteso, si ammette, a meno di vivere una di queste ideologie come la verità (per esempio se si «crede» in Dio, nel Dovere, nella Giustizia, eoc.) che l'ideologia di cui si pada da un punto di vista critico, esaminandola come un etno­ logo esamina i miti di una «società primitiva», che queste «concezioni del mondo» sono in gran pairte im­ maginarie, cioè «non corrispondono alila realtà». Tuttavia, pur :ammettendo che esse non corrispon­ dono alla realtà, e che costituiscono quindi un'illusione, si ammette che esse alludono alla realtà, e che è suffi- 119

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