Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975
tivo (la sua storia sta fuori di essa), ma in un senso assolutamente positivo. Questo senso è positivo, se è ver.o che la peouliar�tà dell'ideologia è quella di essere dotata di una struttura e di un funzionamento tali da farne . una realtà non--sto rica, cioè anni-storica, nel senso che questa struttura e questo funzionamento sono, sotto una medesima forma, immutabil,e, presenti nella cosiddetta storia intera, nel 1 senso in cui il Manifesto definisce la storia come la storia delila lotta di classe, ovvero la ,storia delle società di olasse Per dare qui un riferimento teorico, di,rei, ripren dendo il nostro esempio del sogno, questa volta nella concezione freudiana, che la nostra tesi: l'ideologia non ha storia, può e deve (e in un modo che non ha assolu tamente nulla di ,arbitrario, ma che è, ail contrario, teoricamente necessario, poiché vi è una connessione organica tra le due tesi) essere messa in rapporto di retto con ,la tesi di ·Freud secondo cui l'inconscio è eterno, cioè non ha storia. Se eterno vuol dire, non trascendente tutta la storia (temporale), ma onnipresente, trans-storico, dunque im mutabile nella sua forma lungo tutta l'estensione della storia, · riprenderò parola per parola l'espressione di Freud e scriverò: l'ideologia è eterna, proprio come l'inconscio. Ed ag,giungerò, che questo accostamento mi sembra t•eoricamente giustificato dal fatto che l'eternità dell'inconscio non è priva , d i rapporto OO'Il l'eternità del l'ideologia in generale. Ecco perché mi ritengo autorizzato, almeno presumi bilmente. a proporre una teoria del,l'ideologia in gene rale, nel senso in cui Freud ha presentato una teoria dell'inconscio in generale. Per 1 semplificare l'espressione, tenendo conto di ciò che si è detto sulle ideologie, potremo benissimo conve nire di impiegare il termine « ideologia » semplicemente 118
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