Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975

l'immagimiario vuoto e nullo, « messo insieme» arbi­ trariamente, ad oochi chiusi, con dei ,residui dell'ùnica realtà piena e positiva, quella del giorno. Esattamente lo stesso è ,l o statuto della filosofia e ddl'ideologia (giacché la filosofia è l'ideologia per eccellenza) nel,l'/ deologia tedesca. L'ideologia è a1lora _per Marx una «raffazzonatura» immaginaria, un puro sogino, vuoto ed mutile, costituito dai « residui diurni» della sola , realtà piena e positiva, quella della storia concreta degli individui concreti, ma­ teriaili, che producono materialmente la loro esjstenza. E' a questo titolo che, nell'Ideologia tedesca, l'ideologia non _ha storia, giacché la sua storia è fuori di essa, là dove esiste la sola storia reale, qudla degli individui concreti, ecc . Nell'Ideologia tedesca la tesi che l'ideologia non ha storia è dunque una teS1i puramente Il!ega1liva, in quanto significa al tempo stesi so che: 1. - l'ideologia non è niente, in quanto pu:r:o sogno (inventato da non si sa quaile potenza: se non dall'alie­ nazione della divisione del lavoro, ma anche questa è una determinazione negativa). 2. - l'ideologia non ha storia, il che non s.iignifica affatto che non abbia storia akuna (ail contrario, dato che non è altro se non il pallido rHilesso, vuoto ed inver­ tito, della storia reale), ma che non ha una storia sua propria. Ora, la tesi che vorrei difendere, riprendendo for­ malmente i termini dell'Ideologia tedesca (« rl'.ideologia non ha storia»), è radicalmente diversa dalla tesi posi­ tivistica�storicistica dell'Ideologia tedesca. Infatti, da un lato, credo di poter sostenere che le ideologie hanno una storia propria (per quanto deter­ minata in ultima istanza dailla lotta di classe); e, d'altro lato, credo di poter sostenere nello stesso tempo che l'ideologia in generale non ha storia, non in senso nega- 117

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