Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975

sulla qua,le bisogna spender,e qualche parola: l'ideologia. Si sa che l'espressione: l'ideologia, è stata coniata da Cabanis, Destutt de Tracy e dai loro amici, che le assegnavano come oggetto la teoria (genetica) del1e idee. Quando, 50 anni più tardi, Marx riprende il termine, gli conferisce, fin dalle Opere Giovani1li 1 tutt'altro signi­ ficato. L'ideologia diventa allora il sistema delle idee, delle rappresentazioni che domina lo spirito di un uomo o di un gruppo 1 sociale. La lotta ideo1logico-politica con­ dotta da Marx a partire dai suoi articoli sulla Gazzetta Renana doveva metterlo presto a confronto con questa realtà, e costringerlo ad approfondire le sue prime in­ tuizioni. Tuttavia, ci imbattiamo qui in un paradosso abba­ stanza sorprendente. Tutto sembrava condurr,e Marx a formulare una teoria dell'ideologia. Di fatti l'Ideologia tedesca ci offre proprio, dopo i Manoscritti del '44, una teoria esplicita dell'ideologia, ma... non è marxista (lo vedremo tra un momento). Quanto al Capitale, s,e pure contiene molte indicazioni per una teo:da deille ideologie (la più visìbile: l'ideologia degli economisti volgari), tuttavia non contiene questa teoria di per sé, la quale dipende in gran parte da una teoria dell'ideologia in generale. Vorrei arrischiarmi a proporne un primo e molto schematico abbozzo. Le tesi che avanzerò non sono per nulla improvvisate, ma possono essere sostenute e pro- . vate, ovv,ero confermate e corrette, solo da studi ed a . nalisi approfondite. L'ideologia non ha storia Innanzitutto qualche parola per esporre il motivo di principio che mi sembra se non fondare, almeno auto­ rizzare il progetto di una teoria dell'ideologia in gene- 115

RkJQdWJsaXNoZXIy