Il piccolo Hans - anno II - n. 6-7 - apr.-set. 1975

violenza», - per lo meno al limite (poiché 1a repressione amministrativa, ad esempio, può rivestire forme ,non fisiche). Indichiamo con Apparati ldeologiai di Stato un certo nll!IIlero di realtà che si presentano all'osserva1ore '.imme­ diato sotto forma: di istituzioni distinte e speciaiizzate. Ne proponiamo una 1lista empirica, che :rii.chiederà natu­ ralmente di es;sere esaminata nei particolari, messa alla prova, corretta e rimaneggiata: Con tutte le riserve che questa esigenza implica, possiamo, per H momento, con-· siderare come Apparati Ideologici di Stato le seguenti istituzioni (l'ordine di enumerazione non riveste alcun significato particolare): - l'AIS religioso (il sistema deLle varie Chiese), - l'AIS scolastico (il ststema delle varie «Scuole», pubbliche e private), - l'AIS familiare 8 , - l'AIS giuridico. 9 , - l'AIS politico (il sistema politico, in cui i vari partiti), - l'AI,S sindaoale, - l'AIS dell'info11mazione (s1ampa, radio-telev,fsione, eoc.), - l'AIS culturale (Lettere, BeLle Arti, sports, ecc.). Diciamo: gli AlS non si confondono con l'Apparato (repres·sivo) di Stato. In che cosa consi1ste -la loro dif­ fer.enza? · In un primo momento possiamo osservare che se esiste un Apparato (repressivo) di Stato, esiste una plu­ ralità di Apparati .ideologici di Stato. Supposto che essa esista, l'unità che costituisce questa pluralità di AIS in un corpo solo non è immediatamente visibile. In un secondo mom e nto, pos:siamo constatare che allorché l'Apparato (repressivo) di Stato, unificato, appar­ tiene ,interamente , alla sfera pubblica, la maggior parte degli Apparati ideologici di Stato (nella loro apparente 101

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