Il piccolo Hans - anno II - n. 5 - gennaio-marzo 1975
infantile nella donna adulta), possa aprire per il « poeta» una pratica sovversiva del discorso e, il che poi è lo stes so, della sessualità. Psicologia della donna adulta Dai Tre saggi: « Quella delle donne [la vita erotica] - in parte per via dell'effetto bloccante delle condizioni della civiltà e in parte per via della loro convenzionale riservatezza e falsità - è ancora velata in una impenetra bile oscurità» (1905, p. 151). Dal pamphlet sull'analisi laica: « la vita sessuale della donna adulta è un « continente nero» per la psicologia» (1926, p. 212). Dalla conferenza sulla Femminilità: « Non è mia in tenzione seguire le vicende ulteriori della femminihtà attraverso la pubertà fino al periodo della maturità. Il nostro sapere, inoltre, sarebbe insufficiente a tale scopo» (1933, p. 131). Sembra che Freud mantenga dal 1905 al 1933 la stes sa incertezza circa la psicologia della donna adulta. Ma sappiamo ormai che non è vero. La « convenzionale riser vatezza e falsità» di cui è questione nel 1905 rientrerà nel 1933 in un quadro descrittivo della psicologia femmi nile. Alla frase citata di Femminilità seguono infatti tre pagine che sono un abbozzo di psicologia della donna a dulta: lo statuto dell'incertezza in questione non può più essere lo stesso. Nei Tre saggi infatti Freud ,lamenta l'insufficienza di materiale a sua disposizione (materiale che, come sappiamo, gli si offrirà tra il 1915 e il 1920), mentre nel 1933 non mette in causa ,la validità di quanto avanza se non con una restrizione: « prendendo la prei storia della donna come punto di partenza», Freud di chiara di poter pretendere soltanto a una validità « me dia» per le sue asserzioni, perché « non sempre è facile 58
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