Il piccolo Hans - anno II - n. 5 - gennaio-marzo 1975

sta perché La donna - che non subisce tale istanza - non possa essere,«innamorata». L'oggetto per contro de­ ve essere sopravalutato e tale sopravalutazione richiede che la totalità del suo corpo sia erotizzabile: caso anche questo che favorisce La donna cui non l'interdetta, ma la semplice constatazione ha imposto il primato genitale sulle lettere inscritte sul suo corpo infante. E' anzi a partire da queste considerazioni - badando a non confondere ipnotizzatore e analista, soggetto che sa e soggetto che si suppone sappia - e sulla scia di quanto detto da Ferenczi (S. Ferenczi, Uebertragung und Introjection, Bausteine, val. I, Berna 1964) che bisogne­ rebbe riprendere in considerazione le osservazioni di Freud circa le difficoltà del transfert con una donna (cf. 1920, p. 164 e 1931, p. 227), per ricondurle non tanto al sesso dell'analista quanto al sesso dell'analizzante: che ne è del transfert di una donna, se La donna non ha idea­ le paterno dell'io? A noi basta mostrare come la donna «idealizzata» del poeta, a volerne spiegare la causalità sul testo, riveli il suo rapporto con la «costruzione teorica» freudiana. A ipotizzare che una donna - sola sopravalutabile per es­ sere il suo corpo «apprezzabile» per intero - si presti ad essere idealizzata (La donna) e introiettata al posto dell'Ideale dell'io, quale sostituto essa possa offrirne, è quanto mostra il fatto stesso che possa essere sopravalu­ tata, e cioè che il suo corpo non riconosca (o riconosca meno di quello maschile) il primato genitale, per non conoscere interdetto nella castrazione. Se dunque all'A che va a costituire il soggetto nel simbolico e nello stesso tempo vi viene introiettato come Ideale dell'io si sostitui­ sce La donna (idealizzazione di una donna che sembra sorretta dalla «costruzione teorica» delLa donna ), si in­ tenderà come un tale Ideale dell'io, che si riassume: «A senza Legge» e cioè simbolico «non» paterno dove tor­ na S (Es) (ed è il semplice ritorno della zona erogena 57