Il piccolo Hans - anno II - n. 5 - gennaio-marzo 1975

morfologico che dà unità, allora un'ulteriore, anche se sempliciotta, definizione del sistema del testo viene offer­ ta al lettore preoccupato di frantumarsi nella percezione delle immagini e nel labirinto della interpretazione. Insomma, mai come oggi la vecchia explication du te­ xte è stata tanto accanita e sistematica. Costituire il sistema del testo significa per il critico percorrere la via abbreviata e didatticamente brillante di chi dichiara che ogni parola fa testo e ogni testo fa sistema. A lui si potrebbe riferire un frammento di Federico Schlegel: « Un reggimento di soldati in parata è, secondo il modo di pensare di parecchi filosofi, un sistema». Meccanica Purché questo funzioni come testo, dke il romanZJiere « nouveau» parlando dell' ars combinatoria che avvolge, con carta blu d'occasione, il suo romanzo. La situazione d'infanzia (solare!) rompe il rimosso e gronda di edipi­ che allusioni, affiorando. Contrazione di angosce in figu­ ra, disgregazione di serie temporali, frammenti di sotto­ codici pubblicitari ricomposti incastrati inamidati, colla­ ges di scritture tutte consapevoli della distanza dal « de­ gré zero», fissazione di immagini registrate in sedute d'analisi, frantumazione del soggetto scrivente in ruoli alternati o simultanei. E il vecchio personaggio-uomo dor­ me sicuro sotto coltri lucenti di parole, ammiccando al lettore suo complice e insieme con lui fingendo di finge- 184

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